venerdì 30 settembre 2016

MOSTRA FOTOGRAFICA
IN MEZZO SCORRE IL FIUME

1-16 OTTOBRE 2016
CASTELLO SFORZESCO -  STRADA SOTTERRANEA NUOVA -  VIGEVANO

Una mostra che si propone di evidenziare attraverso nuovi concetti visivi e rappresentativi il territorio del Fiume Ticino. Organizzato da SFV Società Fotografica Vigevanese




domenica 25 settembre 2016

Il 28 ottobre, si va in cerca della tomba di Alessandro Magno con la presentazione del romanzo postumo di Bernardino De Vincenzi

  Il segreto della montagna sacra (Innocenti editore) a cura dell'Associazione "Il Circolo Vigevano". Con Bianca Garavelli e il tenente colonnello Giuseppe Cirianni.

"Somnamboulismi", l'evento multiplo d'autunno dell'associazione Ondedurto


Spazio Rocco Scotellaro, Vigevano

Una valigia piena di sogni
Disegni di Peppino Marino
1-22 ottobre 2016

È possibile esprimersi in maniera artistica senza possedere una base accademica, senza essere quasi in grado di scrivere?
Le tavole illustrate da Peppino Marino dimostrano che si può fare. Si può creare qualcosa di bello senza essere colti, attingendo dalle proprie emozioni e dalle esperienze di una vita semplice, dando forma a un affresco genuino, variopinto e popolare. Zio Peppino, viaggiatore solitario, uomo di paese, autentico esponente del Meridione rurale del primo Novecento, ha lavorato tutta la vita conquistandosi ciò che possedeva con il sudore della fronte, anche la capacità di scrivere in un italiano approssimativo e la possibilità di viaggiare.
Gli straordinari lavori prodotti da Peppino Marino giungono a noi del tutto inaspettati: nel mondo in cui viveva, nessuno chiedeva prova della sua creatività e la sua abilità non serviva a portare a casa il pane. Tuttavia, era una persona sensibile e possedeva un animo curioso: infatti, spinto dal desiderio di vedere, negli ultimi anni della sua vita percorse l'Italia da un capo all'altro in treno e non poté fare a meno di esercitare la sua dote per sentirsi completo.
La sua vita non era stata semplice: nato all'inizio del Novecento nella comunità arbëreshë di Plàtaci (in provincia di Cosenza), in una Calabria allora distante dall'Italia moderna, Peppino Marino aveva iniziato a lavorare nei campi fin da piccolo e negli stessi terreni, nei boschi e nelle cave aveva continuato a sgobbare fino a quando gli era stato necessario. Già ragazzo, tuttavia, aveva sentito il bisogno di emanciparsi, imparando a leggere e a scrivere anche se questo aveva significato andare contro al volere del padre, che in questo lo osteggiava. Aveva conosciuto la povertà, zio Peppino, e aveva visto morire da giovane persone a lui care, ma con il passare degli anni era riuscito anche a mettere insieme il denaro necessario ad affrancarsi da una condizione difficile, acquistando un terreno e una casa per sé e per i figli.
Era un selvatico, tuttavia, e tale sarebbe rimasto fino agli ultimi anni di vita. Anche fra le mura di casa era solito accendere un falò per cucinare e quando si spostava fra i paesi della sua terra lo faceva a piedi nudi. Eppure era capace di disegnare, di comunicare, e per nostra fortuna era desideroso di farlo. Gli esempi di creatività qui esposti parlano di storia, di religione e di cultura popolare. Parlano di un uomo che sapeva tante cose senza averle studiate. E, anche se gli scritti che ci ha lasciato possono farci sorridere a una lettura superficiale, allo stesso tempo ci stupiscono per la loro spontaneità e originalità e ci invitano a riflettere su che cosa significhi fare arte e sulle emozioni che essa suscita nello spettatore consapevole, o che dovrebbe suscitare.

Paolo Borile

La cultura arbëreshë
Gli arbëreshë sono gli albanesi d'Italia, o italo-albanesi, ossia la minoranza etno-linguistica albanese storicamente stanziata in Italia meridionale ed insulare.
Provenienti dall'Albania e dalle sparse comunità albanesi presenti in Grecia e in altre regioni della penisola balcanica, gli arbëreshë si stabilirono in Italia tra il XV e il XVIII secolo, in seguito alla morte dell'eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg e alla progressiva conquista dell'Albania e, in generale, di tutti i territori dell'Impero bizantino da parte dei turchi-ottomani. La loro cultura è determinata da elementi caratterizzanti, che si rilevano nella lingua, nella religione, nei costumi, nelle tradizioni, negli usi, nell'arte, nella gastronomia, ancora oggi gelosamente conservati.
La gran parte delle cinquanta comunità italo-albanesi conserva tuttora il rito bizantino.
Plàtaci (Pllatëni in arbëreshë) è un piccolo comune della provincia di Cosenza in Calabria, centro agricolo del versante orientale del Gruppo del Pollino, dominante la piana di Sibari e il mar Jonio. Si trova a un'altitudine di 950 metri s.l.m. Gli abitanti sono di etnia arbëreshë e conservano ancora l'antica lingua, i costumi tradizionali e il rito bizantino-greco.

Nota biografica
Peppino Marino nasce nella comunità arbereshe di Plàtaci (in provincia di Cosenza) il 6 febbraio 1911, quarto di cinque figli, da genitori contadini; la madre muore giovane di polmonite. Da bambino frequenta la scuola serale fino alla quarta elementare, ma di nascosto dal padre che ne osteggia la propensione allo studio. Inizia a lavorare a 14 anni, prima in una cava di pietra, in seguito come contadino e guardia forestale.
La gioventù di Peppino è segnata da un evento drammatico a causa del quale conoscerà il carcere. Una volta fuori, si trasferisce a Villapiana, si sposa con Anna e ha due figli, Maria e Giovanni. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo pacifico e taciturno (quasi freddo), un solitario che ama camminare e andare da un paese all'altro a piedi nudi, partecipare alle feste che si svolgono nei borghi della zona. I parenti lo definiscono un uomo di cuore.
Grazie a un cugino prete ortodosso arbereshe si avvicina alla religione; forse da qui le frequenti immagini di santi e della Madonna che compaiono nei suoi disegni.
Inizia a disegnare in tarda età riproducendo immagini prese da giornali, riviste e cartoline, ma soprattutto dai numerosi viaggi in treno che fa in solitaria: Padova, la Cascata delle Marmore, Perugia, Assisi, Pavia... Non sappiamo perché in quasi tutti i suoi disegni abbia riprodotto un orologio che segna un’ora compresa fra le 11.35 e le 11.45; la figlia afferma di averlo visto spesso disegnare proprio a quell'ora.
Peppino trascorre gli ultimi anni di vita a Trebisacce, dove conduce un'esistenza per certi aspetti selvatica; in casa, anziché usare la cucina, preferisce accendere un falò in mezzo a una stanza per cuocere il cibo.
Muore a Villapiana, presso la dimora della figlia il 3 febbraio 2010 a 98 anni.
I disegni qui esposti sono stati donati da Peppino a suo nipote Antonio e successivamente riscoperti dalla pronipote Elisa che, intuendone il valore artistico ha deciso, con l'aiuto di persone a lei care quali il pittore Paolo Borile, di offrirli alla comunità come esempio di arte popolare. Ci auguriamo che la loro visione possa suscitare l'interesse e stimolare la creatività di chi ha partecipato alla mostra.

Si ringraziano per la collaborazione nella realizzazione dell'evento:
Associazione 'Genti Lucane'
Nicola Palermo
Marco Beretta
Paolo Borile
Antonio Aurelio

Informazioni
Spazio Rocco Scotellaro, Via Cesarea, 49 Vigevano
Dal giorno  8 al giorno  22 ottobre 2016
Orari  di apertura: giov. Sab. dom. 17-19
Merc. ven. orari serali 21-23


Inaugurazione sabato 1 ottobre 2016 ore 17

Sulle note di un sogno

Domenica 23 ottobre - ore 18
Cavallerizza del Castello di Vigevano

Letture in musica tra sogno e realtà.

Con "i narrAttori" e "Art On Stage".

Sogni e realtà… La letteratura si nutre di questo parallelismo… Ci faremo trasportare dalle atmosfere che la musica sa creare, per fare un volo fra i sogni di un mondo migliore e quelli degli innamorati, fra i sogni infranti e quelli che resistono all'oscurità, attraverso le opere di grandi autori italiani e stranieri...


sabato 24 settembre 2016

UNA DOMENICA A CASA DEL PITTORE


“UNA DOMENICA A CASA DEL PITTORE”
Apertura straordinaria della casa-studio del pittore Marco VIGGI


Mettere piede nella casa o nello studio di un pittore, soprattutto se scomparso da pochi mesi,  è un po’ come entrare in un santuario, un santuario laico gonfio di luce e di quadri, che ci consente di ripercorrere le tracce del suo universo umano e creativo, di riannodare i fili di un discorso bruscamente interrotto, di tornare a condividere qualche attimo della sua folgorante e sofferta fantasia. La casa-studio di Marco Viggi non è diversa dagli studi di altri artisti, con un'atmosfera un po' bohemienne ed un po' di disordine. Gli strumenti sono quelli umili di tutti gli artisti: pennelli, colori, cavalletto... ma l'anima dello studio è il Pittore con la sua arte. Tra queste mura si può ancora cogliere l’essenza della sua esperienza, i tanti mari attraversati, le molte genti incontrate, i sogni sognati, le innumerevoli cicatrici che hanno disegnato la sua mappa.
 Marco Viggi, bolognese classe 1928, era stato atleta, minatore, esploratore e consulente tecnico per grandi costruzioni sulle Ande, in Centro America, in Africa ed in Estremo Oriente. Guida alpina, aveva scalato le vette più impervie e severe ma dentro, nel profondo, conservava la voglia ed il bisogno di dipingere. Gli studi artistici compiuti sotto la guida di Maestri come Morandi e Minguzzi non potevano esser messi a tacere. Aveva dovuto, questo sì, riconoscere la sua vena, individuare quale immaginario attendeva di essere raccontato e poi aveva potuto riprendere in mano i pennelli. Maturo di saggezza e di fatica, conosceva troppo bene l’uomo e dell’uomo volle raccontare attraverso toni scuri, persino cupi, che verso il fondo dei quadri si allentano lasciando spazio ad una luce inaspettata e salvifica di nuova alba. Negli anni sessanta aveva studio a Milano e dato il via ad una intesa attività espositiva che avrebbe portato il suo lavoro nei più prestigiosi luoghi d’arte italiani. Non possiamo nemmeno dimenticare la sua attenzione verso il mondo della poesia: Giovanni Raboni lo aveva voluto come illustratore di alcune sue raccolte e lo stesso Raboni, con Mario Luzi, Alda Merini e Guido Oldani avrebbero poi presentato le sue “Storie di Passione”, una intensa e drammatica Via Crucis dipinta dopo un tragico evento familiare.
 Alla fine degli anni novanta, dopo tanto girovagare, aveva infine scelto Vigevano come buen retiro, come luogo dove continuare a lavorare, coltivare i ricordi e provare a lenire le sofferenze.  
 L’apertura straordinaria al pubblico della sua casa-studio, fortemente voluta dalla moglie Ornella e dal figlio Giulio, rappresenta una sorta di ringraziamento ed un saluto postumo di Marco Viggi ad una città che negli ultimi decenni della sua vita ha ammirato ed amato.

Curata da Edoardo Maffeo e dall’Ass.“Arte in Vigevano” l’iniziativa, nell’ambito degli eventi legati alla 15° Rassegna Letteraria, gode del patrocinio del Comune di Vigevano, di Rete Cultura Vigevano e del contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano.


“UNA DOMENICA A CASA DEL PITTORE” - Domenica 9 Ottobre dalle ore 11 alle ore 20

CASA-STUDIO VIGGI – Viale Mazzini, 32 - VIGEVANO 

Per informazioni: 347 2443870

"SONO UNA PICCOLA APE FURIBONDA" - Venerdì 7 ottobre 2016 - ore 21 - Auditorium San Dionigi - VIGEVANO


Una inedita ALDA MERINI nei racconti della figlia, Emanuela Carniti

“Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace di cambiare di misura”. Sono queste le parole che Alda Merini, la grande poetessa, aveva scelto per la hompage del suo sito ufficiale, accanto ad una immagine molto intensa, in bianco e nero, con l’immancabile sigaretta in mano e la altrettanto inseparabile collana di perle al collo. Così è stato sempre, fino all’ultima sua irreversibile metamorfosi.

“Sono una piccola ape furibonda” è anche il titolo scelto dall’Associazione Culturale “I colori della Vita” per l’incontro di venerdì 7 ottobre 2016, ore 21, presso Auditorium San Dionigi  con una delle figlie della poetessa milanese, Emanuela Carniti, che nell’occasione converserà con Massimo Pistoja e Edoardo Maffeo.
Sarà una serata dedicata ad Alda Merini, poetessa, donna e mamma, prescindendo dalle facili suggestioni che provengono dalla sfortunata storia della sua vita, quelle che danno come risultato l’immagine dell’artista “diversa”, emarginata prima ed esaltata poi dall’ipocrisia tardiva di un mondo soddisfatto che ne ha accettato l’immagine capovolta dalla poesia solo quando ha potuto disinnescarla. Un luogo comune, in fondo, che finisce per banalizzare e smarrire proprio quello straordinario lirismo che, al contrario, vorremmo riconoscerle ed esaltare.  
La retorica, anche se ben intenzionata, finisce purtroppo per falsare l’incontro con la poesia. Poesia e diversità, un cliché, una trappola rischiosa. Eppure, se e’ vero che l’opera poetica non può essere compresa se scissa dal contesto culturale che le gravita intorno e soprattutto dalla biografia del suo autore, ancor più tale premessa pare indispensabile e necessaria per avvicinarsi all’opera di Alda Merini, spazi infiniti dello spirito che hanno lasciato segni profondi nella poesia italiana del secondo ‘900 ed accompagnato una rivoluzione irreversibile nel costume e nella cultura del nostro tempo.
La serata, introdotta da Emanuela Omodeo Salè, Presidente del Soroptimist Club Lomellina, sarà arricchita dalla lettura di alcuni brani poetici scelti affidata all'attrice Anna Albertario.

Info: ASSOCIAZIONE CULTURALE “I COLORI DELLA VITA” -  27029 VIGEVANO PV

lunedì 19 settembre 2016

LAB PICCOLO FORNAIO Pane in Piazza - report raccolta fondi

La manifestazione PANE IN PIAZZA - Vigevano si è conclusa e con essa la presentazione della nostra nuova raccolta fondi 2016/2017.

I LABORATORI DEL PICCOLO FORNAIO 2015 sono stati destinati al progetto COMPLEANNI SOSPESI
Per vedere quello che siamo riusciti a fare grazie al tuo aiuto e a quello di altri fantastici amici, clicca QUI

Quest'anno ci impegneremo per incrementare i servizi gratuiti del progetto UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO, attivo dal 2012, clicca QUI

Troverai anche il volantino e altri suggerimenti per 
METTERCI LA FACCIA come nostro testimonial
QUALCUNO LO HA GIà FATTO: ricordiamo che la manifestazione è ideata ed organizzata da LIONS CLUB VIGEVANO COLONNE e IL CLUB DEL GUSTO LOMELLINO. Anche quest'anno siamo stati aiutati anche da ASSOCIAZIONE GENTI LUCANE "Rocco Scotellaro".

Per vedere le foto vai sulla pagina ufficiale FB della manifestazione PANE IN PIAZZA VIGEVANO o sulla nostra CREATIVAMENTE CENTRO STUDI PSICOSOCIOEDUCATIVI VIGEVANO

Continua ad aiutaci ad aiutare!

lunedì 12 settembre 2016

Settembre è PANE IN PIAZZA

Anche quest'anno è arrivato settembre e con esso...


Come APS Centro Studi Psico Socio Educativi CREATIVAMENTE proponiamo dal 2008 i laboratori del Piccolo Fornaio, un momento di divertimento e sperimentazione per bambini dai 5 anni in su. Metteremo "le mani in pasta" per scoprire come nasce il pane, quali sono gli ingredienti che lo compongono...e diventeremo piccoli panificatori impastando il nostro panino e infornandolo!
Quest'anno dedicheremo le nostre energie al week per le famiglie.

I laboratori si svolgeranno all'interno della manifestazione organizzata da Lions Club Vigevano Colonne e Il Club del Gusto Lomellino presso la tensostruttura di Piazza Ducale nei giorni SABATO 17 e DOMENICA 18 SETTEMBRE dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
La partecipazione ai laboratori è ad offerta con prenotazione in loco; troverete anche una postazione di truccabimbi. 

Il ricavato dei nostri laboratori del Piccolo Fornaio quest'anno sarà dedicato al potenziamento del Progetto "Una Scuola Grande come il Mondo", nato nel 2012 e dedicato al sostegno scolastico per gli studenti e le loro famiglie.
Il progetto si articola in differenti azioni concrete (Club di Studio, SOS Scuola, Psicobiblioteca, Formazione volontari e stagisti) che hanno l'obiettivo di aiutare gli studenti nello svolgimento dei compiti, sostenere i genitori nel ruolo di motivatori dei figli rispetto all'esperienza scolastica, diffondere una cultura psico-socio-pedagogica e sostenere la formazione di volontari e stagisti partecipanti ai vari eventi del progetto.
Attraverso la raccolta fondi sarà possibile organizzare incontri/laboratori/workshop di approfondimento, aggiornare la Psicobiblioteca tramite l'acquisto di testi di interesse e un ulteriore incremento della qualità operativa tramite una formazione coninuativa e specializzata dei volontari.

Per ulteriori informazioni sul Progetto "Una Scuola Grande come il Mondo" e per effettuare donazioni, già da ora:

giovedì 1 settembre 2016

Alla scoperta della Bellezza Nascosta - Domenica 11 Settembre 2016

Riprendono le visite guidate al centro storico! Domenica 11 settembre, dalle ore 15.30 vi aspettiamo per scoprire i cortili di Via Cairoli e la Chiesa di San Giorgio. E' possibile iscriversi chiamando lo 0381 84183 oppure 349 5585 455.